Il
Centro Nazionale Sangue ribadisce come ogni giorno 1800 pazienti continuino ad avere bisogno di trasfusioni.
“L’appello che rivolgiamo ai donatori, anche a quelli che vivono nelle zone rosse e arancioni, è quello di continuare a donare. Le trasfusioni sono un
Livello Essenziale di Assistenza, che deve essere garantito, quindi non si possono fermare le donazioni – è il commento del direttore del Centro Nazionale Sangue,
Vincenzo De Angelis - Il consiglio ai donatori che sono in buona salute è prenotare la donazione, telefonando prima, per evitare affollamenti degli ambulatori a loro dedicati, ma non è l’unica misura che è stata presa per garantire la sicurezza non solo dei donatori ma anche del personale sanitario ”.
Le raccomandazioni per chi dona e per i centri di raccolta sono illustrate in una
circolare del Cns. In particolare è sospeso per
14 giorni dalla donazione chiunque sia stato a stretto contatto con una persona con infezione documentata da Sars-CoV-2 (ma la sospensione potrà ridursi a 10 giorni se, allo scadere del decimo giorno, si effettuerà un tampone con esito negativo) e chiunque sia ritornato da un viaggio in Romania o nei paesi extra Ue (con l’eccezione di Gran Bretagna, Norvegia, Svizzera, Islanda, Andorra, Liechtenstein, Città del Vaticano e San Marino). Per i viaggi nei paesi per cui al rientro è previsto un tampone obbligatorio la donazione è consentita solo dopo l’effettuazione del tampone con esito negativo.
I
positivi asintomatici potranno donare, al termine del periodo di isolamento preventivo, solo dopo aver fatto un tampone con esito negativo. Mentre i
sintomatici potranno donare solo dopo un tampone negativo da fare non prima di tre giorni dopo l’esaurimento dei sintomi.